STORIA
Sabrina Sangaletti
Sabrina
nasce il 23 gennaio del 1967.
Unica
figlia di papà Luigi (detto Gino) e mamma Anna, cresce a Bergamo in Città Alta,
in una casa in Borgo Canale adiacente a quella dove nel secolo precedente aveva
vissuto Gaetano Donizetti.
Frequenta
le scuole elementari e medie a Colle Aperto e nel 1982 si iscrive al Liceo Classico
Paolo Sarpi.
Sabrina
è una ragazza allegra, che ama le lettere ed i genitori sono giustamente
orgogliosi di lei, così appassionata ai suoi studi.
Dice
che vorrebbe diventare psicologa ed aiutare i bambini disabili.
A
partire dal 1984 inizia a soffrire di mal di testa ricorrenti, che diventano
sempre più fastidiosi al punto da costringerla a sottoporsi a degli
accertamenti.
Gli
esiti rivelano un male aggressivo ed inesorabile, ed intraprende un intenso ciclo
di cure.
Muore
il 25 agosto 1985.
Negli
anni seguenti papà Gino, rimasto prima vedovo e poi solo, porta con sé il
dolore di questa perdita e, malato e vicino alla morte, manda a chiamare
l’amico Oreste, che si prende cura di lui, per affidargli un compito.
Gli
dice che, quando lui non ci fosse più stato, Oreste avrebbe dovuto rivolgersi
al Liceo Sarpi e donare una parte dei suoi risparmi di una vita, “per fare in
modo che si ricordino di Sabrina”.
Oreste
accetta e promette di dare esecuzione al compito, anche se ci ciò non esiste
nulla di scritto, ma solo un accordo sulla parola.
Dopo
la morte di Gino, avvenuta il 2 ottobre 2017, Oreste si reca dal Preside del
Sarpi Antonio Signori per condividere ed esaudire la richiesta.
All’interno
del Liceo Sarpi la storia di Sabrina viene accolta e racchiusa
nell’Associazione che porta il suo nome, diventando un progetto culturale con
l’obiettivo di essere d’ispirazione per gli studenti e di rappresentare un
centro di attrazione anche per gli ex alunni.